La SPAventosa rimonta di Schumi

Chi l'avrebbe mai detto? Le Ferrari dominano lo schieramento di partenza del Gran Premio del Belgio 1995, con Berger ed Alesi davanti a tutti, dietro ci sono la McLaren di Hakkinen e la prima Benetton di Herbert. Hill è ottavo; ancora più indietro, in ottava fila, troviamo Michael Schumacher. Cosa è accaduto al campione del mondo? E' successo che durante le prove libere del sabato mattina, Schumacher aveva perso il controllo della sua Benetton danneggiandola seriamente contro il guard-rail. I meccanici erano riusciti a riparare la monoposto in tempo per le qualifiche del pomeriggio, ma Schumacher non aveva fatto in tempo a girare nei primissimi minuti della sessione, con pista asciutta. Dopo infatti iniziava a piovere, ed era impossibile migliorare i tempi, se non nel finale di sessione, quando la pista si stava leggermente asciugando. Ma a quel punto Schumacher restava al palo per problemi al cambio.

Al via, Berger blocca Hakkinen, ma viene passato da Alesi e Herbert. Seguono Coulthard, Blundell, Hill e Irvine. Sul rettilineo del Kemmel, Herbert attacca Alesi, e lo supera a Les Combes con una incredibile staccata all'esterno. Al termine del primo giro, Herbert conduce con 0"3 su Alesi e 0"9 su Berger. Seguono Hakkinen, Coulthard, Hill, Blundell, Irvine, Panis, Brundle, Frentzen, Barrichello e Schumacher, che alla staccata della Source supera la Jordan del brasiliano. Subito dopo la Source intanto va in testacoda Hakkinen che spegne il motore e deve abbandonare. Al secondo passaggio a Les Combes, Alesi restituisce il favore a Herbert superandolo, stavolta all'interno, e riportandosi in testa. Anche Berger prova a portare l'attacco ad Herbert, ma nel tentativo di sorpasso tocca la Benetton danneggiando una sospensione: l'austriaco si vede così costretto a ridurre l'andatura. Schumacher intanto è in recupero: al 2. passaggio supera Frentzen, il giro successivo passa le due Ligier di Brundle e Panis. Al 4. giro, Berger viene superato prima da Coulthard, poi da Hill. Al termine dello stesso giro, Alesi entra ai box: crede di aver forato, e i meccanici gli sostituiscono gli pneumatici, ma quando esce dai box Jean si rende conto che il problema non è stato risolto e si ferma subito dopo l'uscita box con una sospensione rotta.

Al 6. giro Coulthard tenta l'attacco all'esterno nei confronti di Herbert a Les Combes. Il tentativo viene rintuzzato, ma Herbert va in testacoda, finisce sull'erba e riprende la propria corsa quando però anche Hill è passato. Alla chicane Bus Stop Herbert va di nuovo in testacoda: nella sua manovra blocca Blundell, mentre riescono a passare Berger, Irvine e Schumacher, che ora è quinto. All'11. passaggio, sempre al Bus Stop, Schumacher infila Irvine e si avvicina a Berger. Due giri dopo, Barrichello è il primo a fermarsi ai box per il pit-stop. Al 14. giro, il leader della corsa David Coulthard si ferma lungo il tracciato con il cambio in panne, passa in testa Hill che però si ferma il giro successivo per il pit-stop. Al 16. giro in testa c'è Schumacher, con 4"0 su Hill e 20"0 su Panis che precede il compagno di squadra Brundle. Due giri dopo, Schumacher si ferma anch'egli per il pit-stop, riconsegnando la leadership a Damon Hill, che al termine del 19. passaggio ha un vantaggio di 14"8 sul tedesco. Al ventesimo giro rallenta anche l'altra Ferrari di Berger per problemi al motore: l'austriaco rientra per una sosta che prelude al ritiro.

Inizia a piovere in maniera sempre più insistente: fra i molti piloti che si fermano ai box subito per mettere le gomme da bagnato c'è Hill, che lascia di nuovo la testa della corsa nelle mani di Schumacher, rimasto con le slick. Insieme a Hill, pochi secondi dopo, entra ai box anche Irvine: una volta completato il rifornimento, dal bocchettone esce del carburante che va sugli scarichi della Jordan che prende fuoco. Irvine non riesce ad uscire dalla vettura perché è rimasto con le cinture bloccate, e viene aiutato da un meccanico. Per fortuna tutto si risolve per il meglio, anche se per Eddie è il ritiro. Intanto Hill è più veloce di Schumacher, ed in un giro riprende la Benetton n.1. Al 23. passaggio, Hill tenta l'attacco a Les Combes, ma Michael resiste all'esterno. Damon tenta ancora una volta a Fagnes, ma di nuovo Schummy resiste. Il giro dopo, finalmente, Hill riesce a superare Schumacher a Les Combes, con la Benetton che va pure dritta sull'erba. La pioggia però sta già smettendo, le condizioni cambiano rapidamente. Hill, che aveva preso subito un certo margine di vantaggio viene di nuovo ripreso da Schumacher, che nel corso del 25. giro lo passa alla Stavelot. Il giro successivo, Hill deve tornare ai box, per rimontare gomme da asciutto: l'azzardo di Schumacher ha pagato.

Poco dopo, però, ricomincia a piovere con grande intensità, tanto che al 29. giro la direzione gara decide di far scendere in pista la safety-car. Nello stesso momento Katayama esce di pista buttando al vento un possibile quarto posto. Schumacher e Hill approfittano del regime di safety-car per montare gomme scolpite, ma Damon oltrepassa il limite di velocità nella corsia box e dovrà quindi scontare una penalità. Lo fa al termine del 33. giro, un giro dopo che la safety-car è rientrata ai box. Hill riparte terzo, ha 13 secondi da recuperare su Brundle, secondo. Al 35. passaggio il britannico va in testacoda alla Source, nonostante ciò Hill riesce a recuperare e all'ultimo giro è ormai nella scia della Ligier. Nel frattempo, al 37. giro Barrichello superava Herbert a Les Combes conquistando il sesto posto e relativo punticino, quattro giri dopo, Frentzen infilava Blundell alla frenata del Bus Stop, guadagnandosi la quarta piazza. Al 44. e ultimo giro, infine, è Hill che supera Brundle lungo il rettilineo del Kemmel, conquistando in extremis la seconda posizione. Schumacher non aveva ancora conquistato una vittoria al termine di un'impresa, correndo sul bagnato, oppure al termine di un inseguimento. Era un piccolo vuoto che andava colmato. Partito sedicesimo, su una pista come Spa-Francorchamps, con la pioggia che scendeva a intermittenza mandando in tilt molti piloti, in Belgio Michael ha finalmente mostrato a tutti che lui è, anche, un uomo da grandi imprese. Un pilota da leggenda.