IL DIGIUNO E' FINITO

Il Circus iridato arriva a Suzuka, teatro della penultima prova del mondiale, con questo scenario: se Schumacher vince una delle ultime due prove, è campione del mondo. Schumacher e Hakkinen dimostrano subito di essere di un'altra categoria rispetto agli altri piloti, sin dalle qualifiche: Mika stacca un tempo che sembra irraggiungibile, 1'35"834, ma Michael riesce a fare meglio, per soli nove millesimi di secondo! I loro scudieri, Coulthard e Barrichello, non sono lontani, ma sono irrimediabilmente dietro, relegati al ruolo di comparse. Nel warm-up della domenica mattina, Schumacher è ancora il migliore, con mezzo secondo su Hakkinen, seguono Barrichello e Coulthard.

Al via del Gran Premio, Schumacher parte male e scarta subito verso destra nel tentativo di chiudere la strada ad Hakkinen che però, allargando fin oltre la riga d'uscita dalla pit-lane, riesce a passare ugualmente il tedesco. Dietro Coulthard compie la stessa manovra effettuata da Schumacher con Barrichello, che viene chiuso anche sulla destra da Ralf Schumacher, partito meglio, col risultato che alla prima curva il brasiliano della Ferrari è addirittura sesto, dietro persino a Irvine. Al termine del 1. passaggio, Hakkinen precede Michael Schumacher di 0"8, seguono Coulthard a 1"9, Ralf Schumacher, Irvine, Barrichello, Button, Herbert e Villeneuve. Al 7. giro, Villeneuve infila Herbert alla chicane, guadagnando l'ottava posizione.

Iniziano i primi pit-stop: Irvine, quinto, si ferma al 16. passaggio, e quando esce si ritrova decimo fra Frentzen e de la Rosa, l'altra Jaguar di Herbert si ferma due giri dopo. Al 19. giro è il turno di Ralf Schumacher, che rientra in sesta posizione, e di Villeneuve. Al 20. passaggio riforniscono Barrichello e Button: entrambi tornano in pista davanti ad Irvine e quindi guadagnano una posizione. Nel corso del 21. giro, Ralf Schumacher compie una escursione fuori pista, e viene superato da Barrichello. Al 22. giro, arriva il momento del primo pit-stop di Hakkinen, che al passaggio precedente aveva 2"392 di vantaggio su Schumacher: il finlandese rientra in terza posizione. Ora tutti aspettano di vedere quanti giri percorrerà
Schumacher in più rispetto al finlandese. Ne farà solo uno, infatti al 23. passaggio anche Michael rientra ai box per uscirne sempre dietro la McLaren n.1: fra i due al 24. giro ci sono 2"7. Dopo essere stato in testa per un giro, Coulthard rientra per il suo pit-stop alla 24. tornata, nello stesso giro Villeneuve supera Irvine alla chicane ed è settimo. Al termine della prima serie dei pit-stop (25. giro), la classifica vede Hakkinen precedere di 2"4 Michael Schumacher, seguono Coulthard, Barrichello, Ralf Schumacher, Button, Villeneuve, Irvine, Herbert e Frentzen, che si ritirerà pochi giri più avanti per un'avaria della pompa idraulica.

Il vantaggio di Hakkinen su Schumacher aumenta fino a toccare i 2"9 al 26. passaggio, quando Mika fa segnare il giro più veloce della corsa, in 1'39"189. Inizia a piovere lungo il circuito, non abbastanza però da
consigliare l'utilizzo delle gomme scolpite. Di questa situazione meteo però si avvantaggia Schumacher, che si porta a soli 0"783 da Hakkinen al 32. giro. Al passaggio successivo, il doppiaggio di Zonta alla chicane provoca un brivido: Hakkinen passa, mentre la ruota posteriore sinistra della Ferrari di Schumacher viene a contatto con la ruota anteriore destra della BAR.

Le Jaguar, che sono in lotta per l'ottava posizione con Irvine che precede Herbert, sono fra le prime ad effettuare il secondo pit-stop: Irvine si ferma al 34. giro, Herbert al 35., al termine delle operazioni le posizioni dei due sono cambiate, con Johnny che ha superato Eddie. Al 35. giro si ferma anche Ralf Schumacher, che perde il sesto posto a favore di Villeneuve, salvo poi riacquistarlo un giro dopo, quando il canadese si ferma per il suo pit-stop. Con un vantaggio di 0"872 su Schumacher, Hakkinen si ferma al 37. passaggio: a questo punto il compito di Michael Schumacher è quello di spingere il più forte possibile nei giri che restano prima del suo secondo pit-stop. Al 38. giro (quando si fermano Barrichello e Button)
Hakkinen transita con 25"6 di ritardo, al 39. giro (quando rifornisce Coulthard) il distacco è salito a 26"8. Al 40. giro, proprio prima di imboccare la corsia dei box, Michael Schumacher deve evitare la Benetton di Alex Wurz finita in testacoda dopo la chicane, quindi il tedesco rientra ai box: il pit-stop viene effettuato in 6"0, e quando la Ferrari torna in pista, Hakkinen è appena uscito dall'ultima curva.

Ora alla Ferrari non resta che mantenere il vantaggio senza commettere errori. O incomprensioni, come quella che capita tra Gené e Ralf Schumacher, che nel corso del 42. passaggio finisce fuori pista nel
tentativo di doppiare lo spagnolo. Il vantaggio di Michael Schumacher aumenta ancora, si porta prima a 5"0 al 44. passaggio, poi addirittura a 6"476 a due giri dalla fine. La McLaren si riavvicina solo negli ultimi due giri, quando in realtà è il tedesco che sta rallentando. Alla fine del 53. giro, il margine di 1"837 vale un titolo mondiale. Michael Schumacher è campione del mondo! Finalmente, dopo 21 anni di speranze, di gioie effimere, di delusioni, di drammi, di tragedie, di polemiche, l'incantesimo è stato spezzato.