LA PRIMA DI RUBENS

Ad Hockenheim, Michael Schumacher arriva con 6 punti di vantaggio su Coulthard e 8 su Hakkinen, mentre la Ferrari, dopo che alla McLaren sono stati tolti i 10 punti di Hakkinen in Austria per la mancanza del sigillo sulla centralina, è tornata in testa e ha ora 4 punti di margine. Nelle qualifiche condizionate dal maltempo, la pole viene realizzata da Coulthard, che ottiene il suo tempo nei primi minuti, prima che cominci a piovere. Barrichello ha subito problemi idraulici sulla sua monoposto, ma non può usare il muletto che è già usato da Schumacher, che ha danneggiato la propria vettura al mattino. Rubens deve quindi aspettare che quest'ultima venga riparata ed adattata alle sue caratteristiche, ma quando ciò avviene, le condizioni sono proibitive per via della pioggia. Nel finale Michael Schumacher riesce a strappare il secondo miglior tempo, pur se in condizioni difficili. Migliora anche Barrichello, ma è solo 18. subito dietro Frentzen, che è stato retrocesso per taglio di chicane.

Allo spegnersi delle luci rosse, Coulthard prima si sposta verso destra per chiudere Schumacher, lasciando sulla sinistra un varco dove si infila Hakkinen, poi si sposta verso sinistra portando Schumacher verso l'esterno, dove Michael invade la traiettoria di Fisichella che non può evitare di colpirlo. Entrambi finiscono fuori pista e sono costretti al ritiro. Al termine del primo giro, Hakkinen conduce su Coulthard, Trulli, de la Rosa, Irvine, Herbert, Verstappen, Villeneuve, Zonta e Barrichello, che ha già rimontato molte posizioni. Frentzen invece è stato più cauto, ed è sedicesimo. Barrichello è scatenato, ha in programma, come Frentzen, di effettuare due soste ai box anziché una, e quindi deve attaccare: nel 2. giro supera Zonta alla prima chicane e poi Villeneuve alla terza; al terzo giro tenta un attacco su Irvine alla prima chicane, ma Eddie resiste, quindi lo attacca alla curva che immette nel Motodrom e lo infila; al 5. passaggio supera Verstappen alla prima chicane, entrando in zona-punti; il giro successivo ha la meglio su Herbert sempre alla prima chicane. Dopo 6 tornate, Rubens è già quinto. Anche Frentzen sta rimontando ed è ora undicesimo. Al 12. giro Barrichello supera de la Rosa alla prima chicane, nel frattempo Frentzen è risalito al sesto posto. Al 15. giro Barrichello infila anche Trulli ed è terzo, a 14"0 da Hakkinen. Due giri dopo, il brasiliano della Ferrari si ferma per il primo pit-stop: rientra in pista sesto, proprio dietro Frentzen che rifornisce al passaggio successivo. Al 23. giro la classifica vede Hakkinen condurre con 1"7 su Coulthard, 27"6 su Trulli, 30"6 su de la Rosa, 33"0 su Barrichello e 47"8 su Frentzen.

Nel corso del 24. giro, accade qualcosa di impensabile che cambierà il volto della corsa: lungo il rettilineo che porta dalla prima curva alla prima chicane, improvvisamente le telecamere inquadrano un uomo vestito con un mantello coperto di scritte che cammina lungo la pista. L'uomo attraversa la strada, passano alcune vetture, poi l'"invasore" viene fermato ed identificato: è un ex dipendente della Mercedes, che intende protestare contro la Casa che lo ha licenziato. Nel frattempo entra in pista la safety-car, e tutti ne approfittano per effettuare il pit-stop, chi l'unico della gara (Hakkinen), chi il secondo (Barrichello e Frentzen). La prima "vittima" dell'invasore anti-Mercedes è proprio un pilota McLaren-Mercedes, ovvero Coulthard, che non potendo rifornire subito (perché era il turno di Hakkinen) deve aspettare un giro durante il quale le auto si ricompattano dietro la safety-car. Lo scozzese effettua il suo pit-stop, ma quando esce non è più secondo, bensì sesto. Ora la classifica vede Hakkinen precedere Trulli, Barrichello, de la Rosa, Frentzen e appunto Coulthard. La corsa riprende, ma al 30. giro avviene un incidente alla terza chicane: Alesi tenta il sorpasso ai danni di Diniz, i due si toccano e Jean finisce in testacoda ad alta velocità. Dopo aver girato come una trottola impazzita, la Prost si ferma con due ruote in meno. Entra di nuovo in pista la safety-car. Si riparte al 32. giro, con Wurz che finisce subito fuori pista con il cambio bloccato.

Improvvisamente inizia a cadere sul circuito una pioggia torrenziale: Button si ferma per montare gomme da bagnato al 34. giro, Hakkinen, Trulli e molti altri al 35., Ralf Schumacher al 36., mentre Barrichello, Frentzen e Coulthard sembrano voler tentare l'azzardo di rimanere con le slick. La pioggia infatti interessa quasi esclusivamente la zona del Motodrom, ma i lunghi rettilinei nel bosco sono pressoché asciutti. Alla fine Coulthard "cede" e anch'egli monta gomme "rain" al 38. passaggio. Al 39. giro Hakkinen in rimonta supera Frentzen, che poco dopo rallenta e si ferma subito dopo la prima curva per un problema elettrico. Nel giro successivo anche Coulthard si riporta sul podio, superando Salo. Ma per i due alfieri della McLaren non c'è niente da fare contro Rubens Barrichello, che con le gomme da asciutto riesce a mantenere praticamente inalterato il proprio vantaggio. Così Barrichello va a vincere il suo primo Gran Premio in carriera, con 7"4 su Hakkinen e 21"1 su Coulthard. Nel giro d'onore il brasiliano non trattiene l'emozione e scoppia in lacrime mettendosi ad urlare nel casco, sul podio, durante l'esecuzione del suo inno nazionale, stringe la bandiera del suo Paese e piange. Chissà, forse il suo pensiero è anche andato ad Ayrton Senna...