Schumi re delle Ardenne

Jacques Villeneuve conquista una strepitosa pole position al debutto sulla pista di Spa-Francorchamps, uno dei circuiti più impegnativi del Circus, e lo fa stabilendo il record della pista in 1'50"574. Il suo compagno di squadra in Williams, il più accreditato Damon Hill, si ferma a quattro decimi di distacco, mentre il primo degli "altri" è il solito Schumacher sulla Ferrari, staccato però di 1"2. Il ferrarista è pure protagonista di un pauroso incidente il venerdì mattina a Fagnes, per fortuna senza conseguenze.

Il via del Gran Premio, con Villeneuve e Schumacher già davanti

Al via, parte bene Villeneuve che mantiene la leadership, mentre Hill viene bruciato da Schumacher, seguono Coulthard, Hakkinen e le due Benetton. Alla Source, intanto, la Sauber di Herbert vola sulle ruote della vettura gemella di Frentzen finendo contro le barriere di protezione, mentre dietro la Ligier di Panis fa altrettanto con la Jordan di Barrichello, facendo la stessa fine di Herbert. I due della Sauber e Panis sono costretti al ritiro, mentre Barrichello è costretto a rientrare ai box per sostituire il braccetto dello sterzo. Il gruppo di testa raggiunge il rettifilo del Kemmel, dove Coulthard affianca Hill per superarlo all'esterno alla staccata di Les Combes. Al termine del primo giro, Villeneuve conduce con 0"8 su Schumacher e 1"9 su Coulthard, seguono Hill, Hakkinen, Berger, Alesi, Brundle, Irvine e Salo. Schumacher è l'unico in grado di tenere il ritmo di Villeneuve: dopo sei giri il divario fra i due è di 1"2, mentre Coulthard è già a 6"0 e Hill, quarto, fa addirittura fatica a tenere il passo dello scozzese. All'11. passaggio Verstappen è il primo ad effettuare il pit-stop: ma durante il giro successivo alla sosta, l'olandese esce di pista alla curva Stavelot, distruggendo la sua Arrows. Il pilota per fortuna esce illeso dall'incidente, ma comunque l'incidente rende necessario l'intervento della safety-car che scende in pista proprio nel momento in cui la Ferrari di Irvine entra ai box per il primo pit-stop.

Una immagine della Arrows di Verstappen dopo l'incidente

Nel giro successivo effettuano la sosta Schumacher, Alesi, Salo, Rosset e Lamy, mentre c'è confusione nel box Williams: Villeneuve non capisce l'ordine che la squadra gli sta impartendo via radio per rientrare, il team richiama allora Hill, ma all'ultimo momento l'ordine viene annullato perché le gomme del britannico non sono pronte, e così Hill deve tornare in pista zigzagando fra le barriere poste fra l'ingresso dei box e il tracciato. Villeneuve deve così attendere un giro per fermarsi, così come Berger, mentre il povero Hill riesce ad effettuare il suo pit-stop solo al 16. passaggio. Per effetto delle soste, la nuova classifica vede in testa le due McLaren di Coulthard e Hakkinen seguite da Schumacher, Villeneuve, Alesi, Salo, Berger e Irvine, mentre Hill è solamente tredicesimo. Alla fine del 17. passaggio, la safety-car rientra ai box e la corsa riprende: Villeneuve tenta subito di superare Alesi alla Source, vi riesce ma il francese risponde in uscita, il canadese allora riprova a Les Combes, e stavolta Alesi non può replicare. Intanto Irvine ha superato Berger lungo il rettilineo dei vecchi box. L'austriaco cerca di restituire il favore all'irlandese, ma al 19. giro finisce in testacoda alla chicane Bus Stop. Hill tenta una disperata rimonta, supera facilmente Lamy e Katayama, e al 21. giro tenta il sorpasso nei confronti di Brundle a Les Combes, il pilota della Jordan però resiste da par suo pur trovandosi all'esterno! Al 22. passaggio si ferma per il suo unico pit-stop Coulthard, che ritorna in pista dietro Brundle e Hill. Il comando della corsa viene preso da Hakkinen, che però si ferma due giri dopo il compagno di squadra: Mika però riesce a tornare in pista davanti a Brundle e Hill. Damon riesce ad avere ragione di Martin al 25. passaggio, ancora alla staccata di Les Combes. Al termine del giro rientra per il secondo pit-stop Irvine, che precipita in classifica al tredicesimo posto. La classifica al 26. passaggio vede Schumacher in testa con 1"4 su Villeneuve, 6"5 su Alesi, 21"3 sul sorprendente Salo, 23"0 su Hakkinen e 24"1 su Hill. Al 29. giro, Hakkinen supera Salo a Les Combes, imitato il giro successivo nello stesso punto da Damon Hill. Al termine del 30. passaggio si fermano ai box Schumacher, Alesi e Salo: il tedesco della Ferrari torna in pista in seconda posizione, mentre il francese della Benetton rientra quarto dietro Hakkinen. Subito dopo Irvine si ferma alla chicane Bus Stop col cambio in panne. Al 31. giro, è la volta del secondo pit-stop di Brundle e Berger, poi un giro dopo è la volta di Villeneuve: il canadese esce dai box buttandosi verso sinistra proprio mentre sopraggiunge Schumacher, il tedesco capisce al volo la manovra, incrocia la traiettoria e si sposta a destra, passando la Williams.

Schumacher e Villeneuve alla chicane Bus Stop

Così, dopo 33 giri, in testa c'è Schumacher con 0"939 su Villeneuve, seguono Hakkinen a 8"0, Alesi, Hill, Coulthard, Berger e Salo. Un giro dopo, anche Hill effettua la seconda sosta, scendendo al sesto posto. Sempre al 34. passaggio, Villeneuve transita con soli 0"549 di distacco da Schumacher, ma è un fuoco di paglia: il canadese non insidierà mai realmente il tedesco, e anzi, nel finale si staccherà di qualche secondo. Nelle retrovie, al 38. giro Coulthard finisce in testacoda e va a sbattere alla Stavelot, mentre Berger cerca a suon di record sul giro di raggiungere Hill: al terzultimo passaggio Gerhard fa segnare 1'53"067, nuovo record della pista, che però non gli basta per raggiungere Damon. Il Gran Premio del Belgio 1996 si conclude quindi con il trionfo di Schumacher e della Ferrari, davanti a Villeneuve, Hakkinen, Alesi, Hill, Berger e un comunque bravissimo Salo.