Il giorno degli outsider

Il Circus iridato arriva al Nürburgring, per il Gran Premio d'Europa, con una situazione di classifica assai complessa: Hakkinen e Irvine sono appaiati in testa alla classifica iridata con 60 punti, seguiti dal sorprendente Frentzen a quota 50 e da Coulthard a 48. Nelle qualifiche Frentzen conquista una splendida pole position sul circuito di casa, battendo le favorite McLaren-Mercedes e rafforzando le proprie possibilità di poter aspirare al titolo mondiale. Accanto a lui, in prima fila, c'è Coulthard, che precede Hakkinen, mentre l'altro pretendente al titolo Irvine è solamente nono, con una Ferrari che appare in difficoltà.

Allo spegnersi delle luci rosse, parte bene Frentzen, mentre Hakkinen supera Coulthard ed è secondo, seguono Ralf Schumacher, Fisichella, Panis e Hill. Alla Castrol S Hill rallenta improvvisamente per un problema di natura elettrica, le Ferrari che lo seguono riescono ad evitarlo, Alesi deve passare sull'erba, mentre Wurz urta la Jordan rimbalzando verso destra, dove sta sopraggiungendo Diniz, la cui Sauber decolla sulla Benetton dell'austriaco. La vettura di Diniz si capovolge, ma per fortuna non ci sono danni per il brasiliano: entra comunque in pista la safety-car che neutralizza la gara per permettere i soccorsi a Diniz e lo sgombero della pista. Al termine del sesto passaggio, la safety-car fa ritorno nella pit lane, e la corsa riprende, con Frentzen che precede Hakkinen, Coulthard, Ralf Schumacher, Fisichella, Panis e Irvine. Al 7. giro, Irvine supera Panis alla chicane Veedol e subito si avvicina a Fisichella, intanto i primi quattro prendono un certo margine di vantaggio sul pilota romano della Benetton. Al 17. giro, uscendo dalla RTL-Kurve, Fisichella mette due ruote sull'erba e viene superato all'esterno della successiva Bit-Kurve da Irvine, che liberatosi del "tappo" della Benetton inizia a girare subito più velocemente del leader Frentzen. Intanto inizia a piovere sul circuito. Al 18. passaggio, in uscita dalla chicane Ralf Schumacher affianca all'interno Coulthard, i due arrivano appaiati all'ultima curva con ancora Ralf all'interno, David però resiste all'esterno e in uscita di curva si riprende la posizione. Il giro successivo, stesso copione, con Ralf che stavolta arriva all'ultima curva un po' avanti rispetto a David, che però resiste di nuovo all'esterno e riesce a ripassare la Williams in uscita, stavolta però Ralf riesce a prendere la scia della McLaren e a passarla definitivamente alla staccata della prima curva. Piove sempre più forte, e i primi piloti iniziano a fermarsi per montare gomme da bagnato: sono Panis, Zonta e Takagi.

Al 20. giro Hakkinen è il primo dei big ad entrare ai box e montare le "rain", subito dopo entra Salo, con l'ala anteriore danneggiata a causa di un contatto con un cordolo alla chicane. Al 21. giro rientra ai box Irvine, che all'ultimo momento decide di montare di nuovo gomme da asciutto, questo manda in confusione i meccanici che non riescono più a trovare la gomma posteriore destra, insomma la sosta è lunghissima, e quando Irvine torna in pista è solo tredicesimo. Improvvisamente smette di piovere, in testa Frentzen, che aveva accumulato anche 3"5 di vantaggio su Schumacher approfittando della pioggia, vede la Williams tornargli nella scia in tre giri, seguita sempre da Coulthard. Al 24. giro, in fondo al rettilineo dei box Irvine supera un Hakkinen in crisi con le gomme da bagnato: al termine del giro il finlandese rientrerà ai box per rimontare gomme da asciutto, e tornerà in pista quattordicesimo e doppiato! Al 27. giro effettua il pit-stop Ralf Schumacher: il tedesco monta gomme da asciutto e torna in pista in quarta posizione. Il giro successivo si fermano per il pit-stop Trulli e Alesi. Al 32. passaggio, si fermano Frentzen, Coulthard e Fisichella, con i primi due molto vicini fra loro: Frentzen esce dai box ancora davanti a Coulthard, ma a metà del giro d'uscita la sua Jordan si ammutolisce per un problema di natura elettrica. I sogni di Heinz-Harald di poter lottare per il titolo mondiale finiscono qui. Ora in testa c'è Coulthard, davanti a Ralf Schumacher, Barrichello, Fisichella ed Herbert.

Ricomincia a piovere, e al 35. giro Herbert, che doveva effettuare la sua sosta, ne approfitta per montare gomme da bagnato. Nello stesso giro si fermano Trulli, Alesi (che rompe il cambio ripartendo) e Badoer: al pilota della Minardi vengono montate gomme "rain" nonostante Luca avesse chiesto delle "slick" così Badoer fa sostituire di nuovo le gomme da bagnato appena montate con coperture da asciutto. Al 37. giro Barrichello rientra ai box: il brasiliano fa montare ancora gomme da asciutto. Un giro dopo, Coulthard esce di pista alla Valvoline-Kurve e finisce la sua corsa contro le protezioni. Al 39. passaggio, Trulli supera un Barrichello un po' in difficoltà con le gomme da asciutto. Un giro dopo Irvine, che era risalito in settima posizione, rientra ai box per montare coperture da bagnato. Al 44. passaggio, torna ai box Ralf Schumacher, che monta ancora gomme da asciutto: la testa della corsa passa ora a Fisichella, che precede Herbert, lo stesso Schumacher, Trulli, Barrichello e Badoer. Al 46. giro Ralf Schumacher tenta un attacco all'ultima curva nei confronti di Herbert, che però riesce a difendere la posizione. Al termine del 47. giro, poi, Johnny effettua il secondo pit-stop e monta gomme da asciutto, imitato un giro dopo da Trulli, che riesce a mantenere la propria posizione nei confronti di Barrichello. Al 49. giro un altro colpo di scena, con il leader Fisichella che, dopo aver doppiato Irvine, va in testacoda e finisce la sua corsa fuori pista. Torna allora in testa Ralf Schumacher, che però all'inizio del giro successivo fora la gomma posteriore destra. Il tedesco esce di pista alla RTL-Kurve, ma riesce a continuare, perdendo però molte posizioni: dopo la sosta ai box infatti Ralf è scivolato in quinta posizione.

La testa della corsa ora è nelle mani di Johnny Herbert e della Stewart, che precede Trulli e Barrichello. Quarto è un incredibile Badoer con la Minardi: il sogno di Luca però finisce al 54. passaggio, quando una crepa nel carter fa trafilare tutto l'olio del cambio, che cede. La quarta posizione viene ereditata da Ralf Schumacher, mentro quinto sale Villeneuve e sesta l'altra Minardi di Marc Gené. La BAR del canadese però si ferma a cinque giri dalla fine per la rottura del cambio, subito dopo Eddie Irvine, che sta cercando di resistere agli attacchi di Hakkinen, va lungo alla chicane Veedol ed è costretto a lasciar sfilare la McLaren del finlandese. C'è grande battaglia fra Trulli e Barrichello per la seconda posizione, il brasiliano tenta più volte il sorpasso, ma l'abruzzese non cede. Al penultimo passaggio, Hakkinen infila Gené alla staccata dopo il traguardo, conquistando la quinta posizione e due preziosi punti iridati. Finisce così con la prima ed unica vittoria della Stewart, grazie ad una indovinata strategia di pit-stop sulla monoposto di Johnny Herbert. Splendido secondo posto per Trulli che ha adottato la stessa tattica di gara di Herbert, ma che paga una sosta ai box in più, al 28. passaggio. Barrichello, terzo, completa la festa della Stewart, ma avrebbe potuto fare meglio se nella fase critica della gara invece delle gomme da asciutto avesse montato quelle da bagnato. Marc Gené, sesto, regala alla Minardi un punto iridato che mancava dal Gran Premio d'Australia 1995.