Vince Patrese alla roulette monegasca

Il sole splende sulle stradine del Principato di Monaco, quando parte il Gran Premio di Montecarlo. Al via, Arnoux sfrutta al meglio la pole e prende la testa seguito da Giacomelli, Patrese e Prost, che però proprio sul traguardo del primo giro sembra mettere l'overboost e passa in pieno rettilineo la Brabham. Al 4. giro, è già doppietta Renault, con Prost che supera Giacomelli proprio prima che questi si debba ritirare. La gara è nelle mani dei piloti della Régie, con Arnoux che sembra prendere il largo. Ma al 15. passaggio alle Piscine, René si gira e non riesce più a ripartire, regalando la leadership a Prost, con Patrese a pochi secondi. La gara sembra avviarsi stancamente verso la bandiera a scacchi, quando, improvvisamente, intorno al sessantesimo giro, cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Prost è ancora saldamente al comando, seguito da Patrese e Pironi, che ha perduto l'alettone anteriore in un contatto con de Angelis. Quarto è de Cesaris, che è pressato da Keke Rosberg. E' il 65. passaggio, quando il finlandese, forse per la pioggia, forse perché esasperato dal fatto di non riuscire a superare l'Alfa Romeo, prende troppo violentemente il cordolo alla chicane danneggiando irrimediabilmente una sospensione.
Al 70. giro Alboreto, che viaggiava in quinta posizione, si ferma alle Piscine con una sospensione posteriore fuori uso a causa di uno scontro con Daly dopo il Mirabeau. Derek invece riesce a proseguire, anche se la sua Williams è danneggiata: in una toccata al Tabaccaio, ha perduto l'alettone posteriore e danneggiatò l'ala anteriore.
Intanto, Prost continua a condurre e completa il 73. giro, seguito da un Patrese che appare ormai appagato del secondo posto, da Pironi, de Cesaris, Daly doppiato, e le Lotus di de Angelis e Mansell, doppiate due volte. Davanti ad Alain si profila il doppiaggio di Surer. Alla Chicane la Renault sbanda dietro la Arrows e il francese perde il controllo della sua monoposto, andando a carambolare duramente contro i guard-rail. Alain esce illeso, ma la corsa è perduta.Al comando passa quindi Patrese, che transita per primo per la 74esima volta sotto il traguardo, seguito da Pironi. Ma la leadership del padovano dura solamente un giro: Riccardo esce dalla curva del Mirabeau per arrivare al tornante del Loews, la sua Brabham sbanda, forse per la pioggia, forse per l'olio che sta perdendo Daly dalla sua Williams, e va a fermarsi in mezzo alla pista. Le altre auto riescono a passare, ma i commissari devono spostarla perché comunque la vettura è in posizione pericolosa. La testa della corsa passa quindi al ferrarista Pironi, che è seguito a debita distanza dal romano de Cesaris. Terzo è Daly, a un giro. Seguono poi le due Lotus in lotta fra loro, ma a due giri di distacco. Didier passa sul traguardo completando il penultimo giro, ma anche per lui il destino ha previsto un finale a sorpresa: la Ferrari, che già stava andando ad andatura ridotta, si ferma sotto il tunnel, sembra senza benzina, ma forse per un problema elettrico. Virtualmente il leader diventa de Cesaris, ma anche la sua Alfa Romeo si ferma sotto il tunnel, senza benzina! A questo punto sembra che in gara siano rimasti 5 piloti, ma tutti già precedentemente doppiati. Daly, de Angelis, che però è attaccato dal compagno di squadra Mansell, e gli staccatissimi Henton e Surer. Ma anche Daly si ferma alla Rascasse, con un baffo danneggiato, anche se l'irlandese parlerà di un problema al cambio. Incredibile! A questo punto potrebbe vincere de Angelis, anzi no, Mansell, che ha appena superato il compagno di team... Improvvisamente, dal caos spunta la Brabham di Patrese, che percorre con la dovuta cautela le ultime curve, e taglia il traguardo dell'ultimo giro. Riccardo ancora non se ne rende conto, ma ha vinto! E' successo che i commissari, per togliere di traiettoria la sua Brabham al Loews, lo avevano lasciato con la vettura in discesa, il padovano ne aveva così approfittato per riavviare la macchina, che non era danneggiata, e riprendere la gara. Andando a vincere. Patrese però inizialmente non se ne rende conto, e si sorprende quando gli dicono che deve andare sul palco dei Grimaldi. La confusione prende un pò tutti, persino Colin Chapman che manda sul podio anche de Angelis, convinto che sia il terzo, mentre invece è solo quinto. E' la degna conclusione della gara più rocambolesca della storia della Formula 1.