Maki l'ha mai vista?

All'inizio del 1974 Kenji Mimura annuncia la propria intenzione di scendere in pista nel mondiale di Formula Uno con una vettura tutta giapponese, nel telaio e nel motore. Mimura progetta la Maki F101 in collaborazione con Masao Ono, che più tardi sarebbe diventato responsabile tecnico della Kojima F1, però, contrariamente alle intenzioni del team manager della squadra, la monoposto ha ben poco di giapponese: il motore è il classico V8 Cosworth DFV, il cambio è Hewland, i pneumatici sono Firestone, tutti gli altri componenti sono "stranieri". L'unica cosa che richiama il giappone è la carrozzeria, i cui colori richiamano la bandiera nazionale col sol levante.

Il debutto avviene in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna con Howden Ganley al volante, la macchina si fa subito notare per le sue forme un pò abbondanti. Il pilota neozelandese però fallisce la qualificazione ed al successivo Gran Premio di Germania esce di pista andando a sbattere duramente ad Hatzenbach per il cedimento di una sospensione. Ganley subisce delle fratture alle gambe, ed il team decide di rientrare in Giappone per riparare la vettura.

La monoposto viene modificata per il 1975 e si ripresenta alle prove del Gran Premio d'Olanda con la versione riveduta del modello precedente, denominata 101C e sponsorizzata dalla famosa marca di orologi Citizen. Hiroshi Fushida, il pilota della Maki prescelto per il ritorno in Formula Uno, riesce a qualificarsi per la corsa, ma durante il warm-up sulla vettura si rompe il motore, e la Maki, che non ne ha uno di ricambio, è costretta a rinunciare a prendere il via. L'occasione non si ripresenterà più: a Silverstone in Gran Bretagna Fushida manca la qualificazione, e così pure fa il britannico Tony Trimmer in Germania, Austria e Italia. La Maki riesce a prendere il via solamente a Digione, in occasione del Gran Premio di Svizzera (non valido però per il mondiale) dove Trimmer riesce pure a concludere, seppure tredicesimo ed ultimo.

Il team ritorna di nuovo in Giappone, non demorde, ed inizia a lavorare in previsione del Gran Premio che si sarebbe disputato per la prima volta a casa loro, sul Mont Fuji, nel 1976. La nuova vettura, la F102, è meno ingombrante del modello precedente, ma ciò non basta a cambiare il risultato: Trimmer è più lento di oltre tredici secondi (!!!) rispetto all'ultimo dei qualificati, Hans Binder. Stavolta è davvero l'ultimo tentativo per la Maki, che non si vedrà più in Formula Uno.